
“LA VITA COME UN GRANDE ALBERO DA ABBRACCIARE E CONTEMPLARE”
Sono felice di iniziare, o ancora meglio di continuare a scrivere mie riflessioni, pensieri, spunti di vita dalla mia pagina. Chiamarli post di un blog, non so più appunti di vita, della mia vita dentro la mia anima migrante. Inizio proprio oggi, in questi ultimi giorni di fine anno e i primi giorni di un inizio e un divenire sconosciuto. Qui sono in questo spazio di vita che scorre incessantemente. Ci sono “piccole storie” che abbiamo già scritto, raccontato in questo frettoloso tempo che scorre e che a volte ci sfugge, altre che ancora arriveranno e questo devo ammettere non mi spaventa, anzi sono arrivata a un punto in questa vita che tutto ciò che deve arrivare mi incuriosisce portandomi a nutrire la mia immaginazione e così ad accendere ancora di più quell’ “urgenza” di vivere. Pensare e con un pizzico di fantasia proiettare al nuovo ascoltando con quello che c’è ora. “La vita per me è come un grande albero da abbracciare e contemplare, anche quando ci scoraggia, ci fa sentire la paura sotto il cuore, anche quando non ci fa andare dove vogliamo anche quando ci fa sorridere e piangere al medesimo istante. prendete un pò del vostro tempo e provate ad ascoltare cosa vi sussurra la vita e cosa non, spesso siamo solo troppo impegnati a inserire suoni e impegni e cose da fare per non ascoltare e cosi non da vivere. Da questa grande ,e tra le mie preferite scrittrici vi lascio qualche altro spunto di riflessione. Contempliamo cosi ciò che vogliamo lasciare andare e che abbiamo vissuto per vivere ciò che di nuovo arriverà.
da: Questo immenso non sapere. Chandra Candiani
“La parola “contemplazione”rimanda al gesto del sacerdote che interrogava gli dei per conoscere il loro volere attraverso il volo degli uccelli. l’augure, con un gesto ampio della sua bacchetta, circoscriveva la parte di cielo che avrebbe osservato. Il tempio sarebbe dunque uno spazio libero dove lo sguardo può vagare. E contemplare è volgere lo sguardo verso qualcosa che risveglia rispetto, silenzio, mistero, velata risposta. Guardare con questo atteggiamento tutto quello che visita il cuore fa di ogni visitatore una presenza sacra, un messaggero misterioso da accogliere, anzichè indulgere nelle emozioni che ci piacciono e scartare quelle che non ci piacciono.”

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